Emergenza Nidaba

IL NIDABA RISCHIA DI CHIUDERE

 

Difendiamo il NIDABA Theatre per difendere la musica, l’arte e la cultura!

Speriamo che possa davvero essere utile per farci ascoltare. Grazie di cuore per il vostro supporto: la musica e l’arte devono vincere!!!

 


5 ottobre 2020

Purtroppo, ad oggi, la situazione non è cambiata. Ma vogliamo ringraziarvi di cuore per il supporto.


21 settembre 2020

Il Nidaba rischia di chiudere: aiutateci

Comunicato stampa

Amici del “Nidaba Theatre”, vi chiediamo di stare al nostro fianco, di aiutarci ad avere l’attenzione del nostro Sindaco Beppe Sala: condividete questo post, commentate con la vostra opinione taggando il Sindaco, scrivete una mail a noi, al Sindaco, o ad altri rappresentanti dell’Amministrazione Comunale.
Ciao a tutti, devo purtroppo mettervi al corrente di una triste e complessa vicenda nella quale siamo stati nostro malgrado coinvolti.
L’esistenza del “Nidaba Theatre” rischia di essere pregiudicata da equivoche speculazioni immobiliari: alcuni costruttori edili, infatti, sfruttando le annose problematiche del quartiere in cui da molti anni lavoriamo, hanno acquistato a basso costo negozi a piano strada e li stanno trasformando in piccole abitazioni (monolocali soppalcati!), allo scopo di ottenere un facile profitto.
Questo tipo di operazioni sono in palese contrasto con le politiche dell’Amministrazione Comunale e con gli impegni presi dal Nostro Sindaco Beppe Sala.
Poco più di un anno fa, infatti, il Primo Cittadino ha ripetutamente, e giustamente, evidenziato che la riqualificazione del quartiere non può prescindere dalla presenza di attività commerciali, negozi e botteghe artigiane, che diano impulso alla socialità, al fine di combattere il degrado imperante; tutto il contrario, perciò, rispetto alla realizzazione di nuove abitazioni, che stanno trasformando la zona nell’ennesimo degradato ghetto-dormitorio.
Noi stessi siamo da sempre convinti che sia questa la strada giusta per intervenire in modo radicale ed efficace in zone difficili come Via Gola, senza dover ricorrere a sgomberi, retate o propagandistiche azioni di forza. Serve piuttosto uno sviluppo di attività e di pubblici esercizi, per poter rivitalizzare il quartiere e riportarlo ad essere degno di fare parte del centro storico di una città come Milano.
Ora però siamo di fronte ad una vera e propria speculazione edilizia, che va esattamente nel senso opposto rispetto a quanto auspicato dal Sindaco e, sorprendentemente, tutto ciò avviene nell’apparente indifferenza dell’Amministrazione cittadina.
Al momento, l’unico ostacolo a questa operazione immobiliare è il Nidaba Theatre: da più di un anno stiamo lottando strenuamente per evitare questa deriva, i conseguenti danni ai cittadini e, naturalmente, per salvare il “Nidaba” e ciò che esso significa non soltanto per noi, ma per l’intera città di Milano. E’ stato lo stesso Sindaco Beppe Sala a premiarci con la benemerenza civica, l’importante onorificenza di cui andiamo più che fieri, e che ha certificato questo nostro ruolo.
L’attività del nostro locale è, ora, pesantemente minacciata.
Per 25 anni abbiamo lavorato in armonia e nel rispetto della legge, confinando con i locali di un ristorante che è attualmente oggetto di questa indebita operazione. I locali commerciali con noi confinanti sono stati infatti acquistati e trasformati in piccole abitazioni (2 mini – loft di 35 mq) senza che vi fossero i necessari requisiti di legge, nonché nella totale non curanza rispetto alla preesistenza di un locale come il “Nidaba Theatre”.
Dal canto nostro ci siamo subito attivati per aprire un dialogo con i nuovi proprietari, ma il tentativo è purtroppo miseramente fallito.
Ci siamo consultati con i nostri tecnici, e abbiamo definitivamente capito che queste operazioni immobiliari sono consentite solo in presenza di determinati e stringenti requisiti, specialmente nel centro storico e in area oggetto di vincoli paesaggistici, culturali ecc.
Abbiamo denunciato queste pratiche presso gli uffici tecnici del Comune, confidando nell’applicazione della legge, del regolamento edilizio e negli intendimenti dell’Amministrazione.
Abbiamo cercato di parlare con tutte le persone competenti, e ci siamo scontrati con spessi muri di gomma, percependo persino ostilità nei nostri confronti.
Abbiamo sottolineato l’impossibilità oggettiva di insonorizzare gli immobili interessati, al fine di ottenere la quiete sia per i futuri inquilini dei realizzandi appartamenti, sia per il “Nidaba” stesso. Abbiamo evidenziato che questi immobili stanno sorgendo a piano strada, senza finestre, con una vetrina chiusa con saracinesca, in pieno centro storico soggetto peraltro a precisi vincoli. E questo non si addice affatto a una capitale di livello europeo, ovvero alla nostra Milano.
Con estrema incredulità abbiamo appreso che, se da un lato l’Amministrazione promette la riqualifica del quartiere con l’apertura di attività, dall’altro gli uffici tecnici del Comune facilitano queste operazioni immobiliari che contrastano con la riqualifica e la rendono impossibile.
Queste operazioni immobiliari sono facilitate dall’eccessiva burocrazia, dal conseguente scarso controllo, e da disposizioni nate per facilitare la burocrazia e che invece vengono usate da questi imprenditori per raggirare la legge e il regolamento edilizio. Disposizioni che gli uffici comunali si ostinano ad applicare con una presa di posizione inspiegabile.
Questa situazione, inutile sottolinearlo, apre uno scenario pericoloso e crea un precedente, poiché la maggior parte delle attività commerciali di Milano, anche se preesistenti,potrebbero doversi adattare, in casi analoghi, ai nuovi insediamenti residenziali che dovessero sorgere al posto di negozi adiacenti.
Visti gli scarsi e poco soddisfacenti riscontri da parte degli uffici del Comune, con l’intento di accertare l’effettiva legittimità di quanto sta avvenendo, ci siamo convinti a denunciare i fatti alla Procura della Repubblica; nel mentre, per il poco che ci è stato dato intuire, abbiamo appreso dagli stessi uffici tecnici comunali, della effettiva sussistenza di irregolarità.
Siamo quindi tornati negli uffici del Comune di Milano e lì ci siamo scontrati con nuovi altissimi muri e preconcetta ostilità.
Noi chiediamo solamente l’applicazione del regolamento edilizio e delle leggi che sovraintendono all’attività edilizia; a tutela del nostro quartiere, delle persone che abitano in via Gola, nonché del rispetto per le politiche intraprese dall’Amministrazione Comunale. Non comprendiamo, infatti, quale possa essere l’interesse nel favorire un’operazione immobiliare poco trasparente come questa e, tanto meno, riusciamo a comprendere questa avversione nei nostri confronti.
Condividiamo le recenti parole del nostro Sindaco che ci avevano davvero rincuorato: “Milano dimostra di aver bisogno della definizione di strategie urbane e di gestione della vita cittadina che possano rimettere la salute delle persone e la qualità della vita al centro delle nostre decisioni e dei nostri investimenti.”
Ci chiediamo perciò: un’operazione immobiliare che consenta pratiche edilizie scorrette a vantaggio di singoli imprenditori, che comprometta la vivibilità di un quartiere già problematico e che comporti la chiusura di una storica attività culturale come il “Nidaba Theatre”, punto di riferimento per la musica dal vivo in Italia e capace di dare prestigio alla città a livello internazionale, è davvero ciò di cui la nostra Milano sente il bisogno?
In questo momento, mentre la procedura è stata soltanto temporaneamente bloccata per oggettive irregolarità, questi imprenditori non demordono e tentano comunque di raggiungere il loro obiettivo percorrendo la strada della sanatoria edilizia. Sanatoria che secondo i Tecnici non è possibile poiché priva dei requisiti di legge per poterne beneficiare.
Per questo ci rivolgiamo a Voi: siamo stanchi di combattere una battaglia che non doveva neppure iniziare e siamo demoralizzati perché inascoltati. Riteniamo, infatti, che, per il rispetto degli impegni presi con i cittadini, il Comune non avrebbe mai dovuto permettere che si arrivasse ad una siffatta situazione.
Vi chiediamo di stare al nostro fianco, di aiutarci ad avere l’attenzione del nostro Sindaco: solo lui può fermare questa assurdità, dimostrando di voler seriamente mantenere le promesse prese con il quartiere; non con atto discrezionale d’imperio, ma con una decisa presa di posizione nel senso del rispetto della legge.
Come abbiamo più volte dimostrato e ribadito, non siamo in ostilità nei confronti del Comune, anzi; crediamo fermamente nelle capacità e nei buoni propositi di questa Amministrazione e con loro ci piacerebbe poter collaborare serenamente per sviluppare nuovi progetti per il quartiere e per l’intera Milano. E’ per questo che ci appelliamo a loro, per poter avere un celere ed efficace intervento.
Amici del “Nidaba Theatre”, condividete, commentate con la vostra opinione taggando il Sindaco Beppe Sala, scrivete una mail a noi, al Sindaco, o ad altri rappresentanti dell’Amministrazione Comunale.
Grazie a tutti.


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