Ci sono artisti che non si limitano a suonare: vivono la musica, la respirano, la donano.
Marco Mangelli è stato uno di loro. Un musicista raro, tra i più grandi bassisti italiani, capace di trasformare ogni nota in emozione pura.
Per anni, il Nidaba Theatre è stato la sua casa.
Sul nostro palco, il suo basso non era solo uno strumento — era una voce, una vibrazione che arrivava dritta al cuore.
Il suo suono era inconfondibile, una musicalità profonda, radicata nell’amore per il groove, per la vita e per le persone.»
Nato a Bertinoro, in provincia di Forlì, il 22 agosto del 1965, Marco ha collaborato con alcuni dei più importanti nomi della scena musicale italiana, da Cristiano De André a Biagio Antonacci, da Andrea Bocelli a Gianni Morandi e ancora Umberto Tozzi, Massimo Ranieri, Enrico Ruggeri, Alex Baroni, Francesco Tricarico, Aida Cooper, Ronnie Jones e persino Gloria Gaynor.
Da molti anni suonava con Roberto Vecchioni che lo ricorda così: “Marco Mangelli non è stato il più grande bassista del mondo: è stato il più importante”
Marco non era solo un artista di straordinaria bravura, ma anche un amico, un fratello di musica.
Per noi del Nidaba, è stato un punto di riferimento, un’ispirazione, una presenza capace di illuminare le serate con la sua energia gentile e il suo grande e sempre presente sorriso.
Ogni volta che saliva sul palco, il suo basso creava una vibrazione unica, un flusso di emozioni che rimaneva sospeso nell’aria anche dopo l’ultima nota.
✨ Grazie, Marco. La tua musica è sempre qui, con noi.

